corpo nudo“Ma perché proprio nudi, scusa! Ma cosa vuoi che faccia una mutanda? Io sto benissimo anche tenendo addosso i miei slip! A me sembra che siate proprio tutti un po’ egocentrici e vi vogliate far notare! Ma il vostro capo è quello che ce l’ha più lungo?”

“Mah, veramente io sto proprio bene nudo e quel pezzo di stoffa che ti metti addosso a me disturba proprio!! E in mezzo ad altri naturisti ho solo la sensazione di stare a mio agio! Ma quale capo!!!! Ahahahahaha! ..E comunque io non guardo il membro degli altri: sarebbe come guardargli un bracco o una gamba!”

Beh, si, capita spesso che l’altro sia incredulo quando un nudista comunica il piacere che procura lo star nudi. Da un punto di vista psicocorporeo quel pezzo di stoffa interrompe una continuità percettiva della presenza di sé. Proviamo ad andare in spiaggia e sederci comodamente.

Osserviamo uno scorcio, come dovessimo scattare una foto; delimitiamo con lo sguardo uno spazio cogliendone tutti i dettagli. Chiudiamo gli occhi e teniamo a mente il nostro paesaggio. Quando abbiamo ben chiara la nostra immagine, sempre con gli occhi chiusi, poggiamo una mano su una delle nostre palpebre abbassate. Cosa succede? Per qualcuno l’immagine si coprirà di un’ombra, come se fosse arrivato un nuvolone sulla spiaggia, per qualcun altro l’immagine scomparirà.

La stessa cosa accade a chi in spiaggia si spoglia completamente, gode del sole, dell’aria salata, del vento che definisce i confini. Ad un certo punto indossa il costume. La percezione di sè, il benessere si riduce notevolmente, come avesse chiuso un occhio, come fosse arrivato un nuvolone. Perché?

Prima di rispondere suggerisco di togliere il costume e poggiarlo su un braccio o su una gamba o sul petto. Succede la stessa cosa? Eh no!!! Non arriva nessun nuvolone, solo un piccolo cambio di temperatura a livello della parte del corpo che è stata coperta.

I genitali sono il luogo del corpo assolutamente più sensibile; sentono e rimandano sensazioni molto definite, intense, vere. Tali sensazioni fanno evolvere la percezione visiva, uditiva, gustativa, olfattiva e tattile, in una sorta di consapevolezza, coscienza di tale percezione. Senza “quel pezzo di stoffa” l'individuo si sente integrato nel mondo e ciò favorisce il piacere di esistere .

 

Deborah